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In alcuni casi dopo una riduzione mammaria, il tessuto ghiandolare residuo, comunque presente, potrebbe ipertrofizzarsi nuovamente con ricrescita del seno. Ciò avviene di solito in risposta alla stimolazione ormonale. In altri casi, se non viene mantenuto un peso corporeo controllato, il grasso che compone la mammella (anchesso sempre presente in qualche misura) potrebbe crescere. La cosa importante quindi dopo lintervento di riduzione è mantenere un peso corporeo adeguato con una dieta appropriata e lattività fisica e sottoporsi a controlli periodici dal proprio chirurgo. In alcuni rari casi di recidiva potrebbe essere necessario ridurre il seno con un nuovo intervento.
In un caso come questo la liposcultura è assolutamente da evitare. Il grave rischio è quello di ottenere una modica riduzione del seno a costo di una grave perdita di consistenza e tono della mammella con effetto cadente. Le riduzioni del seno, per dare un risultato davvero piacevole, richiedono non solo la riduzione del contenuto della mammella (ghiandola e/o grasso) ma, soprattutto, la riduzione della pelle e il sollevamento del complesso areola capezzolo per dare un miglioramento anche e soprattutto a livello di forma e tono della mammella. Qualsiasi altra tecnica può dare risultati molto scadenti.
La mastoplastica riduttiva consiste nella riduzione del volume mammario asportando sia tessuto ghiandolare che tessuto adiposo. La ghiandola mammaria residua ha poca tendenza ad accrescersi negli anni successivi salvo (temporaneamente) in caso di gravidanza. Il grasso rimasto invece può aumentare di dimensioni esattamente come qualsiasi altra parte del corpo nel caso in cui si ingrassi. Le mammelle possono così aumentare anche in modo significativo e in rari casi potrebbe essere necessario un nuovo intervento di riduzione. Diverso è invece il discorso nel caso in cui le mammelle scendano per gravità, cosa non infrequente per un semplice fenomeno di invecchiamento. In questi casi può rendersi necessario dopo diversi anni risollevare il seno con un intervento di mastopessi, senza riduzione del volume.
La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia estetica che viene normalmente eseguito in libera professione e quindi a pagamento. In rari casi di gigantomastia gravissima, se è documentato chiaramente un problema di salute causato dal volume e dal peso delle mammelle, l'intervento può essere eseguito in ospedale. In questi casi è necessario dimostrare inequivocabilmente con un iter ospedaliero un problema quale un grave vizio posturale e/o una artrite toraco-cervicale o un problema dermatologico. E' bene ricordare che nei casi così detti "mutuabili" il paziente non può scegliersi il chirurgo.
MASTOPLASTICA RIDUTTIVA (Riduzione del seno)
La gigantomastia (mammele di volume eccessivo e molto pesanti), oltre che conferire al seno un aspetto sgradevole e cadente, può essere una condizione invalidante per le normali attività quotidiane. L’intervento di mastoplastica riduttiva consente di ridurre le dimensioni del seno e di sollevarlo. Per correggere l’eccesso di pelle che comporta la riduzione del volume delle mammelle è necessario introdurre delle cicatrici estetiche nel solco sottomammario e lungo la verticale sotto l’areola.