Il trattamento delle cicatrici
Il trattamento delle cicatrici (traumatiche o chirurgiche che siano) comprende molte possibilità, spesso abbinabili fra loro per un risultato ottimale. Il primo concetto da aver chiaro è che la guarigione delle ferite ha dei tempi abbastanza lunghi e avviene per fasi.
FASI DELLE CICATRICI
FASE DI GUARIGIONE
Inizia dal giorno dell’intervento e dura 15-20 giorni ed è il normale tempo necessario alla completa chiusura della pelle. Durante questo periodo non bisogna fare assolutamente niente se non attenersi al cambio delle medicazioni secondo le indicazioni del medico. Questa fase termina con la rimozione dei punti.
FASE INFIAMMATORIA
Inizia dalla fine della precedente e dura un periodo variabile dai 6 mesi ai due anni o più. La caratteristica più importante è il colore rossastro (l’infiammazione appunto) che può essere accompagnato da altri disturbi come prurito, dolore, secchezza della pelle, etc… E’ proprio durante questo periodo che avvengono la maggior parte dei cambiamenti che possono far diventare brutta una cicatrice. Il principale di essi è l’aumentata produzione di tessuto cicatriziale (ipertrofia) costituito da collagene che conferisce alla cicatrice un aspetto duro, rilevato e retratto. Fortunatamente è proprio in questa fase che le cicatrici sono sensibili alla maggior parte dei trattamenti non chirurgici ed è quindi possibile contenere o anche far regredire il peggioramento della cicatrice stessa.
FASE DI STABILIZZAZIONE
Segue la fase precedente ed è caratterizzata dal progressivo estinguersi dei processi infiammatori e la stabilizzazione dell’aspetto per tutta la vita. Ancora una volta la caratteristica principale è il colore biancastro. In questa fase le cicatrici non sono più sensibili ai trattamenti conservativi e qualora fossero brutte, l’unica possibilità terapeutica è un intervento chirurgico.
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fase di guarigione | fase infiammatoria | fase di stabilizzazione |
TIPI DI CICATRICI ANTI ESTETICHE
Le fasi appena descritte riguardano TUTTE LE CICATRICI, sia di buona che di cattiva qualità. E’ quindi importante imparare ad indentificare le cicatrici che non stanno guarendo nel modo ottimale ovvero le potenziali brutte cicatrici perché ognuna di esse ha differenti possibilità di trattamento. Ecco le differenti tipologie di brutte cicatrici con le rispettive possibilità di trattamento.
CICATRICE IPERTROFICA Sono cicatrici rilevate rispetto al piano della superficie cutanea, di consistenza dura e molto arrossate. Cura: massaggi, compressione Cura: corticoinfiltrazione Cura: asportazione chirurgica | ![]() |
CHELOIDE PIANO E’ un tipo di cicatrice ipertrofica particolarmente voluminoso che può crescere anche abbastanza rapidamente. Cura: massaggio, compressione Cura: corticoinfiltrazione Cura: aportazione chirurgica, innesto cutaneo
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CHELOIDE PEDUNCOLATO E' una variante di cheloide piuttosto voluminosa che presenta un peduncolo di adesione con la pelle relativamente stretto. Sedi tipiche: lobo auricolare Cura: asportazione chirurgica | ![]() |
CICATRICE DIASTASATA E’ una cicatrice allargata e non rilevata. Di solito la pelle è sottile e biancastra ed è molto simile ad un smagliatura. Cura: asportazione chirurgica | ![]() |
CICATRICE DEPRESSA E’ una cicatrice stabilizzata con aderenze ai piani più profondi e alle fasce muscolari che ne provocano delle infossature. Cura: lisi percutanea delle aderenze Cura: lipofilling Cura: asportazione chirurgica | ![]() |
CICATRICE IRREGOLARE La tipologia più frequente è la cosidetta cicatrice a "scala di pollaio". Sono causate da suture con punti esterni (metallici o in nylon/seta), molto resistenti ma altrettanto antiestetici. Sedi tipiche: addome, schiena Cura: asportazione chirurgica | ![]() |
TRATTAMENTI CONSERVATIVI
I seguenti metodi funzionano finchè la cicatrice è in fase infiammatoria ovvero arrossata. La durata della fase infiammatoria è, a seconda dei casi, di 6-18 mesi. Trascorso questo tempo, se la cicatrice è ancora molto brutta o rilevata è opportuno considerare una correzione chirurgica.
MASSAGGI
Fatto salvo che l’intervento sia stato eseguito bene la prima cosa da fare è eseguire degli intensi massaggi. Questi devono essere fatti spingendo con le dita molto energicamente contro la cicatrice (anche se dovesse fare un po’ male) in modo da vedere chiaramente lo sbiancamento della pelle dovuto alla compressione. Questo massaggio va fatto “a dito fermo” possibilmente utilizzando una pomata specifica per le cicatrici. In commercio ve ne sono di diverse marche tutte più o meno equivalenti (tra le altre si ricorda sameplast® e kaloidon®). Bisogna ricordarsi di non spalmare la crema in giro ma di considerarla un semplice lubrificante per il massaggio! Il tempo da dedicare a questa operazione dovrebbe essere di almeno 20′ al giorno per ogni cicatrice.
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sameplast | kaloidon |
CREME (GEL DI SILICONE)
Tra un massaggio e l’altro si possono applicare delle pomate protettive a base di silicone liquido che, anche se abbastanza costose, sembrerebbero avere qualche utilità. I prodotti più noti sono dermatix®, zeraderm® e skarflex® e vanno applicati in sottile strato sopra la cicatrice, al termine del massaggio. Il meccanismo d’azione di queste pomate non è ancora completamente noto ed è talora messo in dubbio ma molti pazienti riferiscono miglioramenti con l'utilizzo sistematico di questi prodotti a partire da 20-30 giorni dopo l'intervento per alcuni mesi.
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dermatix | zeraderm | skarflex |
COMPRESSIONE (LAMINE DI SILICONE)
Sono delle placchette di varie misure di uno speciale silicone traspirante che permette il passaggio dell’ossigeno impedendo evitando la macerazione della pelle. Il principale meccanismo d'azione è la compressione sulla cicatrice che inibisce meccanicamente l'ipertrofia e quindi la crescita del collagene e migliora il rossore comprimendo i sottili capillari.
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lamina di silicone | meccanismo d'azione |
Fra i vari prodotti disponibili in commercio si ricordano cica-care®, sifravit®, mepiform®, epi-derm®. Sono prodotti abbastanza costosi ma molto utili a patto di utilizzarli nel modo opportuno. E’ sufficente scegliere in farmacia dei foglietti di silicone piccoli in modo che ogni cicatrice da trattare venga coperta con un esubero di circa 1 cm su ogni lato. Volendo è possibile applicare più di un foglietto sopra l’altro per una pressione maggiore.
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cica care | mepiform | epi-derm |
Prima di iniziare detergere delicatamente la cicatrice e la cute pericicatriziale con sapone delicato e risciacquare con acqua calda. Asciugare accuratamente la cicatrice ed il tessuto pericicatriziale. Una volta tagliato il foglio della misura giusta per la cicatrice da trattare, applicare il lato adesivo sulla cicatrice. É auto-desivo, ma puó esere tenuto in sede anche da una benda elastica leggera o un cerotto. Per abituare meglio la cute, applicare per 4 ore per i primi 2 giorni, 8 ore per i successivi 2 giorni ed aumentare il tempo di applicazione di 2 ore per volta, sino al raggiungimento di un optimum di 24 ore al giorno. Il tempo di applicazione ideale e un minimo di 12 ore al giorno per 8-12 settimane. Il silicone deve essere poi fissato in compressione sulla cicatrice o con cerotto ben pressato.
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applicazione al polso | applicazione al seno |
Meglio ancora sarebbe eseguire se possibile una fasciatura compressiva. Questa tecnica è molto indicata per sedi come le braccia, le gambe, la fronte, etc.. Le lamine di silicone vanno lasciate in sede per più tempo possibile (almeno 12 ore, ad esempio la notte). In alcune altre sedi può essere utile applicare esternamente un indumento compressivo in lycra o cotone elasticizzato come ad esempio, un guanto, una pettorina, una fascetta, etc.. Le lamine di silicone possono essere lavate ed utilizzate molte volte.
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applicazione di compressione esterna sulle lamine di silicone |
COMPRESSIONE (GUAINE)
Sono indumenti spesso su misura che vanno indossati 24h al giorno per diversi mesi. Con un meccanismo meccanico continuo fanno atrofizzare e quindi ridurre le cicatrici che tendono a ingrossarsi (cicatrici ipertrofiche e cheloidi). Queste guaine possono essere associate alle lamine di silicone per potenziare l’effetto compressivo in alcune aree critiche (es. il dorso delle mani o dei piedi). In linea di massima, qalsiasi guaina tipo polsiera, cavigliera, gomitiera o un guanto elasticizzato, acquistabili in una qualsiasi sanitaria, se abbinato alle lamine di silicone può fornire un’eccellente compressione su una brutta cicatrice. Questo tipo di presidio è più frequentemente utilizzato negli esiti di ustione.
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guanto compressivo in cotone elasticizzato | guaina in lycra |
CORTICOINFILTRAZIONI
Sono iniezioni di steroidi fatte all'interno della cicatrice. Il cortisone è un potente farmaco antinfiammatorio capace di inibire tutti i processi della fase infiammatoria ed in particolar modo la produzione eccessiva di collagene responsabile dello spessore e della rigidità della cicatrice, nonchè il rossore e il prurito. Normalmente viene eseguita una serie di infiltrazioni (3-5) a distanza di circa 20-30 giorni ognuna. Questo trattamento deve essere eseguito da mani esperte e sotto strettissimo controllo medico. Le complicanze più frequenti sono l'allargamento della cicatrice, l'assottigliamento eccessivo della pelle, l'ulcerazione e lo sviluppo di sottili capillari superficiali (teleangectasie).
TRATTAMENTI CHIRURGICI
ASPORTAZIONE CHIRURGICA
Quando la cicatrice non è più arrossata (generalmente dopo 6-18 mesi dall’intervento) l’unica possibilità di miglioramento può essere ottenuta con l’asportazione chirurgica e una nuova sutura estetica. Nel migliore dei casi si può ottenere una riduzione della cicatrice ad una sottile linea o comunque un riduzione delle dimensioni della stessa. Ciò in teoria poiché ogni caso va valutato attentamente soprattutto in funzione della sede della cicatrice e della storia clinica del paziente. Se il soggetto non è accuratamente selezionato e privo di fattori di rischio per brutte cicatrici (malattie vascolari e metaboliche, predisposizione genetica, etc..) o la sede della cicatrice è di per se rischiosa (torace, schiena, braccia, etc…) l’intervento può essere addirittura peggiorativo! La correzione chirurgica è un’arma potente se usata oculatamente. In ogni caso nessun risultato può essere garantito con certezza a priori.
LIPOFILLING
L'autotrapianto di cellule adipose (lipofilling) consente sia di correggere le depressioni cutanee delle cicatrici che ammorbidire la pelle ad esito stabilizzato. Questa tecnica è particolarmente efficace nelle cicatrici infossate se unita alla lisi percutanea delle aderenze.
DERMOABRASIONE
La dermoabrasione è una sottile levigatura cutanea che riduce le irregolarità superficiali delle cicatrici stabilizzate e le assottiglia. E' un trattamento eseguibile in anestesia locale e particolarmente indicato per gli esiti di acne e i tatuaggi da asfalto.
LISI PERCUTANEA DELLE ADERENZE
E' un semplice e rapido metodo minimamente invasivo che consente di interrompere tralci fibrosi sotto le cicatrici che ne comportano l'infossatura, utilizzando un particolare ago percutaneo.
INNESTO CUTAENO
Questa possibilità chirurgica consiste nel rimuovere completamente vaste cicatrici non trattabili con gli altri metodi e applicare un innesto di pelle propria, prelevato da una sede donatrice (generalmente le cosce). Questa tecnica è indicata esclusivamente negli esiti di ustione qualora la cicatrice (cheloidi piani) sia in punti molto visibili o ostacoli meccanicamente certi movimenti (tipicamente il dorso delle mani).
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cheloide piano post ustione | innesto dopo asportazione |
TRATTAMENTI COSMETICI
A cicatrice stabilizzata, se tutti gli altri metodi non hanno ancora sortito un risultato soddisfacente, è possibile mascherare le differenze cromatiche delle cicatrici con dei tatuaggi medici. In questo modo è possibile camuffare in modo soddisfacente le aree che risultino eccessivanete sbiancate rispetto all colore della pelle. Il tatuaggio è utilizzato anche nella ricostruzione dell'areola dopo mastectomia, in alternativa all'innesto cutaneo. L'importante è rivolgersi a un tatuatore professionista esperto nel campo delle cicatrici, capace si scegliere il colore adatto ad ogni situazione.
Alcuni pazienti scelgono di eseguire un tatuaggio sopra la cicatrice per mascherarla con un disegno. Altri ancora, anche se può sembrare un po' provocatorio, preferiscono un disegno attorno alla cicatrice non per nasconderla ma piuttosto per evidenziarla o "valorizzarla". Discutibile ma d'effetto!
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tatuaggio coprente | tatuaggio attorno alla cicatrice |
IN SINTESI
Finché le cicatrici sono ancora arrossate e gonfie sono utili i trattamenti conservativi come massaggi, pomate e lamine di silicone. Se dopo alcune settimane non si ottengono risultati apprezzabili può essere indicato inibire la crescita della cicatrice con infiltrazioni di cortisone. Quando la cicatrice è stabilizzata ed è di colore biancastro i trattamenti conservativi non sono più utili ed è più indicato, se possibile, ricorrere ad una correzione chirurgica.
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