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Dopo 5 anni dall’intervento di mastopessi additiva si e’ formata una falda anecogena periprotesica nel seno destro. Si puo’ curare con antibiotici o aspirazione fluido o devo rimuoverla?

La risposta alla domanda è piuttosto articolata e dipende da una serie di fattori. La condizione che descrive si chiama “sieroma” peri protesico e consiste nell’accumulo di siero (acqua) attorno alla protesi. E’ una complicanza poco frequente che in assenza di altre problematiche come febbre, dolore, rossore o grande rigonfiamento della mammella non deve preoccupare. Se l’accumulo di liquido è esiguo (quindi la falda è sottile) si può tranquillamente attendere l’eventuale riassorbimento spontaneo che può richiedere anche alcune settimane e una terapia anti infiammatoria di supporto. Per sieromi voluminosi, nel caso in cui siano state utilizzate protesi macro testurizzate, è necessario procedere alla aspirazione eco guidata di un campione di siero e successivo esame citologico per escludere la presenza di un LIFOMA ANAPLASTICO A GRANDI CELLULE, tumore riscontrabile in alcuni rari casi associato ad una mastoplastica additiva, ben curabile ma che richiede una terapia chirurgia e medica specifica. Nel caso in cui l’esame citologico sia negativo (assenza di patologia) si può anche in questo caso attendere e osservare la situazione, sempre se siamo in assenza di altre problematiche. Per sieromi voluminosi, fastidiosi o che comportano una alterazione della forma della mammella conviene procedere ad una revisione chirurgica che consiste nella sostituzione della protesi e rimozione della capsula (o doppia capsula) peri protesica. Quasi mai la sola aspirazione risolve il problema.

Si capisce bene come la situazione richiede una valutazione e un monitoraggio specialistico per la migliore gestione.

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