In che casi e come si può ridurre l’eccesso di pelle dopo aver curato chirurgicamente l’obesità?

L’obesità è una patologia ben definita curabile, in molti casi, con tecniche chirurgiche di dimagrimento. A prescindere dalla metodica adottata per indurre il calo di peso (bendaggio gastrico, palloncino esofageo, diversione bilio-pancreatica, gastric pacer, etc…). La flaccidità cutanea che può risultare dopo un dimagrimento di 30-40 kg (o anche più) può essere esteticamente più sgradevole o funzionalmente più invalidante dell’obesità stessa. Per questo motivo al termine del dimagramento si rende spesso necessaria una procedura di chirurgica plastica per ridurre l’ampiezza dei tegumenti (pelle e grasso) in notevole eccesso. Le tecniche utilizzate comprendono la più classica addominoplastica, il lifting di coscia, il lifting di braccia, la dermolipectomia sottomammaria e le torsoplastiche (addominoplastiche circonferenziali).

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