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In persone giovani la scelta terapeutica migliore per il dito a scatto è senz'altro l'intervento chirurgico, indipendentemente dal fatto che la stessa mano sia stata già operata per sindrome del tunnel carpale. Del resto è un intervento di pochissimi minuti in anestesia locale con recupero pieno della funzionalità della mano in circa dieci giorni. Solo in alcuni casi selezionati è indicata la terapia conservativa con infiltrazioni di cortisone ma quasi sempre i disturbi si ripresentano a distanza di qualche mese.
Un dito a scatto trascurato determina spesso dolori che si propagano anche oltre larea di attrito e quindi fino al polso, allavambraccio o anche più in alto. E necessario comunque escludere che ci sia unatra patologia tendinea o nervosa associata. Con una certa frequenza infatti ad un dito a scatto può essere associata una sindrome del tunnel carpale ossia una compressione del nervo mediano al polso che si manifesta con disturbi sensitivi e dolore alla mano che si irradiano verso lalto. Per escludere una patologia concomitante al dito a scatto è necessario eseguire un esame obbiettivo accurato della mano e/o unelettromiografia.
DITO A SCATTO
Il dito a scatto è una tenosinovite dei tendini flessori delle dita e della puleggia metacarpo-falangea caratterizzata da una difficoltà di scorrimento degli elementi tendinei. La sintomatologia è caratterizzata dal dolore e dalla difficoltà di flessione ed estensione del dito che può arrivare fino al blocco completo in flessione. Il trattamento chirurgico ambulatoriale di puleggiotomia e tenolisi è sempre risolutivo.